7 motivi per un trapianto capelli non riuscito 

Una delle più grandi paure dei pazienti è il trapianto capelli non riuscito. Chi si sottopone al trapianto vuole ottenere buoni risultati e un aspetto naturale. Spesso però non si conosce cosa influenza il trapianto di capelli.

Conoscere i motivi per un trapianto capelli non riuscito è un aiuto anche per chi si è già sottoposto alla procedura. Alcuni sono legati alle scelte del paziente, alle proprie aspettative o al personale che esegue l’operazione.

Spesso i pazienti non sanno cosa aspettarsi o a chi rivolgersi o hanno aspettative poco reali dei risultati che si possono ottenere.

Dalle tempistiche, ai rischi e alla conoscenza del procedimento del trapianto oltre ad avere chiare informazioni sul personale e sulla clinica che si occuperà del trapianto. La scelta di sottoporsi al trapianto capelli dovrebbe essere ponderata e basata su informazioni e ricerca.

Ecco le principali cause del trapianto capelli non riuscito:

  1. Processo di guarigione non completo
  2. Aspettative poco reali
  3. Foto prima e dopo non veritiere
  4. Il candidato non è idoneo
  5. Mancanza di esperienza del medico
  6. Clinica medica non professionale
  7. Cura inadeguata

I motivi per un trapianto non riuscito 

Il trapianto di capelli è una procedura estetica poco invasiva che richiede una grande attenzione ai dettagli e una buona cura nel periodo post operatorio.

Sebbene la procedura non sia invasiva richiede una grande precisione e professionalità da parte del medico e una grande dedizione da parte del paziente nel periodo post operatorio.

Molti pazienti pensano che un trapianto di capelli non riuscito possa solo essere colpa del medico e non sanno che le cure medicinali e non sono altrettanto importanti quanto l’operazione stessa.

Ci sono diversi fattori che possono compromettere questa operazione irrimediabilmente e questo sarebbe il caso di un trapianto di capelli non riuscito. È importante dunque per il paziente comprendere a fondo questi fattori per compiere una scelta ponderata e responsabile.

Processo di guarigione non completo 

Il paziente che si sottopone all’autotrapianto dovrebbe conoscere il processo di guarigione e delle sue tempistiche. Chi pensa di avere una folta chioma subito dopo l’intervento, si sbaglia di grosso.

La prima ricrescita visibile inizierà al terzo mese ma ogni caso è differente e ogni paziente ha tempistiche diverse. Il periodo peggiore per i risultati è il secondo mese; in questo periodo a causa dello shock loss il paziente penserà che il trapianto capelli non è riuscito.

In realtà questa è una naturale reazione del nostro corpo all’inserimento delle unità follicolari. I capelli inseriti verranno espulsi per permettere la crescita di capelli più forti e sani. Il processo di shock loss si concluderà dopo qualche settimana autonomamente.

Prima di convincersi di essere vittima di un trapianto di capelli non riuscito bisogna essere pazienti e aspettare che passi almeno un anno per poter valutare il risultato completo.

Quando si potrà vedere il risultato finale?

I medici consigliano di aspettare un anno prima di poter valutare il risultato definitivo del paziente sebbene spesso intorno al nono mese si può avere già una prima idea del risultato del trapianto di capelli. I risultati, comunque, variano da paziente a paziente.

Aspettative poco reali del paziente 

Prima e dopo l’intervento il paziente può avere delle aspettative non realistiche. Dal pensare di poter tornare ai folti capelli dell’adolescenza o ad una attaccatura dei capelli troppo bassa e innaturale o di non soffrire di perdita di capelli nel futuro.

Questo potrebbe creare delle aspettative irreali che potrebbero portare ad una delusione in futuro o pensare ad un trapianto di capelli non riuscito.

Bisogna pensare al trapianto di capelli come ad un miglioramento e non una magia che farà tornare i capelli allo splendore dell’adolescenza.

Ovviamente si può tornare ad avere più capelli senza zone calve ma è di vitale importanza analizzare correttamente l’area donatrice per poter capire quali siano i risultati che il paziente può aspettarsi.

Il paziente dovrebbe anche sapere che spesso, in base alla propria calvizie, potrebbero essere necessari più interventi per tornare ad avere il cuoio capelluto completamente ricoperto da capelli. In altri casi saranno necessarie terapie medicinali.

Mentre in altri ancora a causa dell’area donatrice non ottimale non sarà possibile coprire tutta la zona della calvizie. I risultati del trapianto di capelli sono personali e differenti per ogni paziente.

Solo un consulto con il medico che effettuerà il trapianto sarà in grado di  dare un’idea al paziente su quelli che potranno essere i risultati.

Foto del prima e dopo non veritiere

Un altro problema è rappresentato dalla facilità con cui si può accedere ad un numero infinito di foto prima e dopo l’intervento grazie ad internet: sebbene questo possa essere d’aiuto al paziente per comprendere i meccanismi, le tempistiche e le complicanze di un intervento spesso queste immagini danno un’idea poco reale dei risultati.

Bisogna prima di tutto tenere a mente che ogni paziente è da considerare come un caso a sé completamente diverso da ogni altro paziente, inoltre è bene ricordare che spesso queste foto vengono ritoccate con programmi simili a Photoshop dalle cliniche che effettuano i trapianti per attirare un maggior numero di clienti.

Si consiglia prima di un intervento, di parlare il più possibile con il proprio medico in modo da avere delle aspettative reali che portano ad un risultato soddisfacente poiché ogni paziente è differente e ogni paziente ha un risultato differente.

Candidato non ideale per il trapianto 

Il trapianto di capelli è un intervento non invasivo ma per un’ottima riuscita è importante che il medico controlli e valuti attentamente il paziente. Il motivo della calvizie è il primo fattore che va preso in considerazione.

Qualora la caduta capelli fosse solo temporanea, magari a causa di terapie medicinali o problemi ormonali, il paziente non sarebbe un candidato per il trapianto. In altri casi la caduta dei capelli è ancora in atto e bisognerà aspettare che si stabilizzi.

Un fattore è l’area donatrice; i capelli verranno prelevati da questa zona per essere poi trapiantati nelle zone calve. Spesso questa zona non permette di prelevare un gran numero di unità follicolari o il paziente è già completamente calvo.

In questi casi il trapianto sarebbe impossibile. Lo stato di salute del paziente e una serie di altri fattori determinano la buona riuscita di un trapianto.

È importante informarsi su quali siano i parametri per un candidato ideale per evitare spiacevoli sorprese o un trapianto di capelli non riuscito e lasciare che sia il medico a decidere se è possibile sottoporsi al trapianto e quali siano le reali aspettative.

Mancanza di esperienza del medico 

Prima di scegliere a chi affidarsi per il trapianto dei capelli bisogna informarsi sul medico che effettuerà l’intervento. Non tutti i medici hanno lo stesso livello di esperienza e un medico inesperto potrebbe non essere in grado di garantire un soddisfacente risultato.

Alcune cliniche inoltre affidano gli interventi ad infermieri e non medici. Si consiglia quindi di informarsi e di scegliere consapevolmente. Si può cercare sul web recensioni e siti web che parlano del medico o fare diverse domande prima dell’intervento.

Un medico inesperto potrebbe non essere in grado di scegliere il giusto numero di follicoli da prelevare (con la possibilità di un sovrasfruttamento dell’area donatrice) o di non posizionare correttamente o nella giusta angolazione gli innesti nella zona ricevente o peggio di non saper gestire eventuali complicazioni durante l’intervento.

Come scegliere il medico?

Si consiglia di scegliere un medico riconosciuto dal Ministero della Salute e certificato da associazioni nazionali e internazionali e di assicurarsi che la clinica affidi gli interventi ad un medico, quindi una persona laureata in Medicina e specializzata in trapianto di capelli, e non a tecnici o infermieri.

Clinica medica non professionale 

Non tutte le cliniche e i centri di trapianto sono uguali e bisogna sempre stare attenti ed evitare quelli che hanno come unica preoccupazione il guadagno.

Proprio come per il medico, si dovrebbe avere una chiara idea del centro di trapianti, della sua affidabilità e serietà. Anche in questo caso è bene cercare opinioni online e chiedere tutti i chiarimenti al personale della clinica prima dell’operazione.

Importante è cercare cliniche con certificazioni internazionali e nazionali e riconosciute dal Ministero della Salute.

Una clinica seria saprà come rispondere a tutte le vostre domande e si occuperà di voi anche dopo l’intervento, rendendosi disponibile per qualsiasi richiesta e consigliando come procedere nei mesi successivi all’intervento, in modo da non correre rischi ed evitare un intervento mal riuscito.

Cura inadeguata post intervento

La cura post intervento è un fattore essenziale per un trapianto di successo. Se nei periodo successivo al trapianto non ci si prende cura della parte interessata nel migliore dei modi, le possibilità di successo dell’intervento diminuiscono drasticamente.

Il giorno dell’intervento il medico fornirà al paziente una lista di medicinali e una serie di istruzioni. Le istruzioni riguarderanno il periodo post operatorio e come comportarsi.

Ci sono alcune azioni semplici come lavare in maniera erronea i capelli, grattarsi a causa del prurito, l’esporsi ad ambienti polverosi o la mancanza di un’adeguata igiene personale che potrebbero compromettere il trapianto definitivamente.

Tenendo in considerazione questi fattori e agendo consapevolmente l’ipotesi di un trapianto capelli non riuscito dovrebbe essere lontana.

Si consiglia infatti ai futuri pazienti di informarsi approfonditamente prima di sottoporsi all’intervento e tenere in mente queste linee guida prima del trapianto e chiedere al medico di chiarire tutte le domande prima dell’intervento. Solo un paziente informato sarà un paziente soddisfatto.

 

 

 

 

 

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