I brufoli dopo il trapianto di capelli sono protuberanze del cuoio capelluto. In seguito al fenomeno post operatorio dello shock loss si nota la presenza di brufoli dopo il trapianto di capelli.

Tali escrescenze sono dovute a motivazioni diverse e possono avere natura diversa infatti possono essere causate da una mancanza d’igiene, da canali aperti troppo in profondità o semplicemente dalla crescita del capello.

La loro presenza è momentanea e naturale perciò non bisogna assolutamente allarmarsi qualora se ne noti la presenza ma occorre informare sempre il medico curante.

Solitamente la durata dei brufoli dopo il trapianto di capelli varia da persona a persona ma generalmente si presenta nei primi 4 o 5 mesi dopo il trapianto di capelli.

Il paziente non deve in nessun modo provare a rompere questi brufoli da solo poiché questo potrebbe portare ad infiammazioni, infezioni o il danneggiamento delle unità follicolari.

I tipi di brufoli dopo il trapianto di capelli 

Il fenomeno dei brufoli dopo il trapianto di capelli più manifestarsi per varie motivazioni e in diverse forme. La cosa più importante, qualora si notino tali irregolarità del derma, è quella di consultarsi subito con il medico curante e non tentare di far fuoriuscire il pus da soli toccando i brufoli con le mani.

Tale azione andrebbe a danneggiare il risultato del trapianto e a creare la possibilità di infezioni. Pertanto, la cosa migliore da fare è rivolgersi al medico e seguire i suoi consigli.

Tra le diverse forme di brufoli possiamo elencare le seguenti:

  • Brufoli
  • Cisti dermoide
  • Follicolite

Brufoli 

I brufoli dopo il trapianto di capelli non si presentano in tutti i pazienti e possono avere diverse motivazioni.

La loro natura è spesso la stessa. Il capello, crescendo, si scontra con il derma e va a creare un’escrescenza che può riempirsi anche di alcuni liquidi epidermici (pus). Questi brufoli possono presentarsi sia nella zona donatrice che in quella trapiantata.

Cisti dermoide 

Le cisti dermoidi sono causate dalla crescita tardiva dell’ unità follicolare trapiantata poiché rimasta anormalmente in profondità nel cuoio capelluto [1]. Ciò avviene per via dell’ apertura troppo profonda del canale d’innesto.

Tale forma di brufoli dopo il trapianto di capelli è la meno nota, tuttavia, pur se raramente, può presentarsi. Questo fenomeno solitamente si presenta a poche settimane dal trapianto di capelli ed in tal caso occorre che il medico (non il paziente) la apra e la svuoti.

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Onde evitare la presenza di questa forma di brufoli dopo il trapianto di capelli è necessario che i canali siano aperti in maniera corretta durante l’operazione. L’apertura dei canali è probabilmente la fase più importante del trapianto di capelli e deve essere eseguita da un medico.

Affidarsi ad un medico esperto è sempre la scelta migliore e aiuterà ad evitare la presenza di cisti dermoidi dopo il trapianto di capelli.

La presenza di follicolite 

La follicolite è un infezione batterica del derma. In particolare è un infezione del follicolo pilifero. Tale patologia può verificarsi sia nell’ area donatrice che in quella che subisce il trapianto.

Questa forma di brufoli dopo il trapianto di capelli avviene solitamente per mancanza di pulizia ed igiene: i batteri vanno ad accumularsi sulla parte esterna del follicolo pilifero. Tale patologia si manifesta in particolare dopo il fenomeno post operatorio dello shock loss.

Le cause principali della follicolite sono sporco, sudore e batteri. Questi brufoli dopo il trapianto di capelli sono rossi e protuberanti. La follicolite può causare prurito ed un lieve fastidio.

Onde evitare il presentarsi di una tale patologia è molto importante lavare regolarmente e mantenere pulita la zona trapiantata.

Le cause dei brufoli dopo il trapianto di capelli

Le cause dei brufoli dopo il trapianto di capelli possono essere molteplici. è quindi importante prendere una serie di precauzioni dopo il trapianto onde evitare il presentarsi di questa forma di infiammazione cutanea. Tra le varie cause abbiamo:

  • La crescita dei capelli
  • Capelli incarniti
  • Canali troppo profondi
  • Mancanza d’igiene
  • Eccessiva produzione di sebo

La crescita dei capelli 

I capelli crescendo possono a volte scontrarsi con il derma. Questo può dar luogo a piccole forme di gonfiore come brufoli dopo il trapianto di capelli. In tal caso vediamo il capello poi continuare a crescere rompendo il derma e spuntando al di fuori del brufolo stesso.

Questa è la causa più comune e si risolve autonomamente con il passare del tempo. È importante non intervenire in nessun modo e non toccare la zona o provare a rompere questi brufoletti.

Capelli incarniti 

I capelli incarniti sono una forma di brufoli dopo il trapianto di capelli che si presenta qualora il capello, durante la sua crescita, uscendo dal derma si scontra con esso e viene trattenuto all’ interno del cuoio capelluto dando luogo ad una protuberanza all’interno della quale si accumulano alcuni liquidi cutanei che vanno a creare il cosiddetto pus.

Il capello, crescendo, si ripiega su se stesso dando forma a questo tipo di escrescenza. E’molto importante che il paziente non tocchi questi brufoli dopo il trapianto di capelli poiché potrebbe provocare dei danni al derma o all’unità follicolare stessa ma deve rivolgersi direttamente al medico curante che fronteggerà la situazione nella maniera migliore.

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Canali troppo profondi 

Durante l’operazione di trapianto il medico apre un canale nel quale andrà ad innestare l’unità follicolare. Potrebbe, però, erroneamente spingersi troppo in profondità. In tal caso il bulbo pilifero verrà a sua volta posizionato troppo in profondità.

Crescendo si troverà a scontrarsi con il derma dando luogo ad una forma di brufoli dopo il trapianto di capelli. Vengono solitamente chiamati capelli incarniti. È per questo importante che sia un medico ad effettuare l’apertura dei canali e non un tecnico o un infermiere.

In caso contrario, il brufolo dopo il trapianto di capelli dovrà essere aperto e svuotato ma è importante che a compiere questa operazione sia il medico e non il paziente che involontariamente potrebbe andare a danneggiare il derma. [2]

Mancanza d’igiene 

In seguito al trapianto di capelli ci sono cose che occorre fare e cose non occorre per proteggere l’area trapiantata ed evitare che venga danneggiata così da assicurare un risultato soddisfacente.

Tra le cose che occorre non fare possiamo elencare tutto ciò che andrebbe a compromettere l’igiene dell’area ricevente  poiché di conseguenza andrebbe a danneggiare le unità follicolari neo trapiantate.

La mancanza di igiene, infatti, permette ai batteri di accumularsi dando luogo ad un infiammazione del bulbo pilifero. Il paziente deve sempre tenere la zona del trapianto pulita e idratata per evitare brufoli, infezioni o infiammazioni dopo il trapianto di capelli.

Eccessiva produzione di sebo 

Un’ altra delle cause dei brufoli dopo il trapianto di capelli è l’eccessiva produzione di sebo dal parte del derma del paziente. Questo dipende principalmente dalle caratteristiche del paziente e della sua cute.

In tal caso, è importante che il paziente abbia cura in maniera particolare della propria igiene impedendo ai batteri di accumularsi sulla superficie del bulbo pilifero dando luogo ad infiammazioni e quindi alla formazione di brufoli dopo il trapianto di capelli.

Le tempistiche dei brufoli dopo trapianto di capelli 

I brufoli dopo il trapianto di capelli solitamente si presentano poche settimane dopo l’operazione ed hanno una durata di 4-5 mesi. Il loro presentarsi ed, in seguito, il loro scomparire, ha una durata variabile a seconda del paziente, del suo metabolismo, del suo derma e della sua igiene.

Non è possibile impedire la fuoriuscita del brufoli dopo il trapianto di capelli ma questo è un fenomeno naturale che non deve assolutamente dare perplessità a chi lo vive.

I foruncoli che sorgono nella zona donatrice (solitamente unità follicolari che si spezzano durante il prelievo e che in seguito, ricrescendo, vanno a scontrarsi con il derma) sorgono prima ma vanno via anche prima.

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Quelli che appaiono nella zona trapiantata, invece, si formano in seguito e scompaiono in seguito.

Quando compaiono i brufoli dopo trapianto di capelli? 

I brufoli dopo il trapianto di capelli si presentano a poche settimane dal trapianto di capelli. Nella zona trapiantata, solitamente, si presentano dopo il fenomeno dello shock loss.

Infatti in seguito ad esso la parte superiore del capello trapiantato cade per vedere il capello ricrescere dalla radice. Durante tale crescita si scontra con il derma dando luogo alla formazione di foruncoli.

Nella zona donatrice i brufoli dopo il trapianto di capelli si formano sempre poche settimane dopo il trapianto ma sono dati da unità follicolari che si spezzano durante il prelievo e la cui radice, rimasta nel derma, ricresce nuovamente.

La formazione di questi foruncoli è solitamente precedente a quella che avviene nella zona trapiantata.

Trattamenti e cure 

Al fine di combattere e facilitare la scomparsa dei brufoli dopo il trapianto di capelli vi sono alcuni tipi di accorgimenti che si possono adottare come:

  • Visita medica
  • Trattamenti antibiotici
  • Incisioni e trattamenti chirurgici

Visita medica 

Qualora si noti il sorgere di brufoli dopo il trapianto di capelli, è importante in primo luogo non andare a toccarli o trattarli con cure autonome onde evitare di creare danni involontari al derma o all’unità follicolare trapiantata ma occorre rivolgersi direttamente al medico curante che, dopo un’accurata visita, ne stabilirà la causa e quindi la cura migliore.

Trattamenti antibiotici 

In seguito ad una visita accurata del medico curante è possibile la prescrizione di antibiotici. Questo qualora questo ritenga che vi sia un’infezione batterica. Gli abtibiotici possono essere assunti per via orale o topica per circa 10-14 giorni.

Per via orale 

Il medico, controllando la situazione dei brufoli, può riscontrare la presenza di un’infezione batterica del derma è possibile che al paziente venga prescritto l’uso di un antibiotico per via orale.

Ciò non accade frequentemente ma è sicuramente d’aiuto alla riduzione dell’infiammazione.

Per via topica

Come facilitare la guarigione e quindi la scomparsa dei brufoli dopo il trapianto di capelli? Il medico, in seguito ad una visita accurata, può l’uso di antibiotici per via topica.

Questi possono essere creme o gel contenenti principi antibatterici e vengono applicati direttamente sul brufolo stesso.

Trattamenti chirurgici per brufoli dopo il trapianto capelli 

Qualora i brufoli dopo il trapianto di capelli si presentino con la grandezza più grande di quella di un cece, l’infezione deve essere drenata ed è quindi opportuno che il medico agisca chirurgicamente.

Pertanto il brufolo verrà bucato con un ago sottile e svuotato dal pus infettato in esso contenuto. Ciò favorirà la scomparsa più veloce dell’infiammazione e la guarigione del derma.

Il paziente non deve assolutamente tentare di compiere una tale azione drenante in maniera autonoma. Potrebbe andare a danneggiare in maniera involontaria il derma o l’unità follicolare in esso trapiantata.

 

1 Chiasserini A., Di Matteo G., Pedetta G., Cisti dermoidi ed epidermoidi della fossa cranica posteriore con canale dermico completo, Acta neurochirurgica, Vol. 6, Pag. 203, Settembre 1958 https://link.springer.com/article/10.1007%2FBF01769070

2 Çığşar B. Saç Ekimi Komplikasyonları ve Tedavisi,  J Cosm Dermatol-Special Topics, Vol 5(3), Pag 40, 2012 https://www.turkiyeklinikleri.com/article/en-sac-ekimi-komplikasyonlari-ve-tedavisi-63969.html