Una delle domande che il paziente si pone prima di sottoporsi all’operazione riguarda il tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli. Il ritorno alle proprie abitudini e alla vita di sempre nel minor tempo possibile sono molto importanti.

Ogni metabolismo ha un periodo di ripresa diverso. Ma in generale, grazie al trapianto con tecnica FUE, il paziente avrà un recupero veloce. In generale, in pochi giorni potrà tornare alle attività che esercitava prima dell’intervento.

Coloro che svolgono lavori d’ufficio, quindi con meno sforzi fisici e in luoghi più puliti, avranno la possibilità di riprendere a lavorare in un periodo di pochi giorni.

Quando tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli? 

Tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli è una priorità per il paziente. L’equipe medica darà tutti i consigli e gli accorgimenti da seguire. Questo affinché la ripresa nel periodo di convalescenza sia rapida ed eseguita nella maniera più corretta.

Sono due le variabili che influenzano il periodo di tempo necessario a tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli. Questi sono: il tipo di lavoro (sedentario o fisico) e sicuramente la risposta del fisico del paziente che logicamente varia da soggetto a soggetto.

Lavori sedentari 

I pazienti hanno la necessità di tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli. Il periodo immediatamente successivo all’operazione è fondamentale. Questo poiché le unità follicolari si andranno a stabilizzare nei canali.

E’ pertanto molto importante che questa fase sia gestita con molta attenzione. Il rientro nei luoghi di lavoro deve essere fatto considerando l’igiene e seguendo gli accorgimenti suggeriti dal medico.

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In linea generale il paziente può tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli nel giro di pochi giorni. Questo periodo varia a seconda del tipo d’operazione e di ciò che il medico deciderà.

Per coloro che fanno lavori prettamente d’ufficio occorrerà che passino 4-5 giorno o al massimo una settimana. Sarà però molto importante avere massima attenzione. Evitare che l’area che ha subito il trapianto riceva botte, traumi di alcun tipo.

Inoltre non dev’essere a contatto con ambienti troppo caldi, troppo umidi o polverosi. Questo andrebbe a danneggiare le unità follicolari compromettendo così il risultato del trapianto.

Lavori che richiedono sforzi fisici 

Tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli per coloro che svolgono attività che richiedono sforzi fisici richiederà un po’ più di tempo rispetto a coloro che lavorano in ufficio. Sarà necessario che passino almeno tre settimane dal trapianto.

A tre settimane dal trapianto le crosticine cadranno e le unità follicolari si saranno stabilizzate nei nuovi canali. Il pericolo di danneggiare il risultato del trapianto con traumi o botte o di carpire infezioni cutanee per via di polvere o smog sarà decisamente minore.

Il paziente potrà tranquillamente indossare un capello. Questo per proteggersi da calore, raggi solari, umidità e qualsiasi altro agente che possa risultare aggressivo.

Sarà visibile a lavoro il trapianto di capelli? 

Coloro che si domandano quando sia possibile tornare a lavoro dopo il trapianto di capelli si domandano anche se il trapianto sarà visibile o meno.

Occorre pertanto spiegare che sono due i fenomeni che si vivono nel periodo immediatamente successivo all’operazione:

  • La formazione e la caduta delle crosticine
  • Il rossore

Per via di queste due fattori l’area trapiantata risulterà visibile nei primi tempi ma il periodo di convalescenza se gestito accuratamente sarà veloce ed ogni giorno sarà possibile osservare un passo in più verso il ritorno alla normalità.

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Inoltre, qualora il paziente lo desideri, al decimo giorno sarà possibile indossare un cappello. Il cappello dovrà però essere di tessuto e non aderente.

Le crosticine dopo il trapianto

Immediatamente in seguito all’operazione di trapianto di capelli, i liquidi ed il sangue che fuoriescono dai canali vanno a seccarsi creando delle crosticine. Queste crosticine cadranno nel giro di 10-15.

Affinché le crosticine cadano in maniera corretta e senza danneggiare le unità follicolari appena trapiantate, occorrerà effettuare una volta al giorno un lavaggio.

Questo lavaggio dovrà avvenire con l’utilizzo di molta cura da parte di che lo esegue (la prima volta solitamente avviene in ospedale e viene eseguito dal personale in seguito sarà il paziente ad eseguirlo secondo indicazione medica).

Per i primi lavaggi si dovrà utilizzare uno shampoo specifico dato in dotazione dal medico mentre in seguito sarà possibile utilizzare lo shampoo desiderato.

In seguito alla caduta completa delle crosticine, la pelle rimpiazzerà quella vecchia e rimarrà solamente un leggero rossore che nel giorno di un periodo di massimo tre settimane andrà scomparendo.

Il rossore dopo il trapianto

Il rossore che si presenta in seguito al trapianto di capelli è un fenomeno transitorio. Questo si presente sempre dopo l’intervento pertanto il paziente non deve assolutamente allarmarsi.

Esso sorge in seguito alla caduta delle crosticine di sangue che avviene solitamente a 10-15 giorni dall’operazione. Tale rossore si presenta anche nell’area donatrice. Questo è dovuto all’estrazione delle unità follicolari ma in tale area scompare molto velocemente (pochi giorni).

Il rossore nell’area ricevente svanirà in un periodo di circa 3 settimane. Qualora il rossore sia eccessivo si consiglia di rivolgersi al medico. Questo per accertare che la sua natura non sia dovuta ad altri fattori.

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Qualora il rossore sia dovuto ad infezione del cuoio capelluto il medico procederà prescrivendo le cure adatte al caso.

Dua A, Dua K, Fullicular unit extraction hair transplant, Journal of Cutaneous and Aesthetic Surgery, Vol 3(2), Pag 76, 2010 http://www.jcasonline.com/article.asp?issn=0974-2077;year=2010;volume=3;issue=2;spage=76;epage=81;aulast=Dua